L’architettura di questi luoghi, non presenta grandi emergenze al di fuori delle chiese o dei palazzi baronali. Si tratta di edilizia minore che, generalmente su un impianto medievale, sviluppa un tessuto spontaneo armonizzato all’ambiente circostante anche grazie all’uso di materiali locali (pietra, mattoni e tegole fabbricati in fornaci del luogo).
L’ aspetto più interessante dei vecchi Borghi, non sta tanto nel linguaggio architettonico, in genere molto semplice, quanto piuttosto negli spazi collettivi che questo definisce.
Le facciate, le cromie, le pavimentazioni, le coperture, danno connotazione ai centri storici che vanno intesi come monumenti urbanistici.
Per continuare a godere di certe atmosfere che solo il nostro bel Paese sa evocare attraverso le piccole realtà dei nostri borghi, è necessario comprendere il lessico dell’edilizia storica per evitare l’uso di materiali e tecniche non compatibili con la tradizione e un’ interpretazione scorretta dei caratteri strutturali degli edifici che ha portato all’attuale stato di degrado di molti centri storici.
Si tenta, nei prossimi articoli, di dare un contributo per la comprensione di quel lessico e quindi degli interventi inidonei che spesso compromettono il decoro e la leggibilità della tradizione edilizia locale.
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Fotografa il tuo borgo ideale o un dettaglio che ti incuriosisce (una vecchia scalinata, l’elegante portale, la chiesetta, uno strano comignolo, ecc.).
Mandaci la foto di quel posto dove il tempo sembra essersi fermato, oppure un confronto tra una foto storica ed una attuale dove tutto sembra diverso. Le segnalazioni più interessanti, potrebbero diventare oggetto di un nostro approfondimento e comunque contribuirebbero ad arricchire la conoscenza della nostra architettura tradizionale. Scrivici all’indirizzo redazione@arredareecostruire.com |