La ricerca si svolge presso la Esquela Tecnica Superior de Arquitectura dell’Università di Siviglia (Spagna), nell’ambito del SAMA (Seminario di Arquitectura y Medio Ambiente), con il contributo del Dipartimento di "Instalacionés"della stessa Università.
L’idea di proporre un intervento di completamento nell’ambito di uno spazio bioclimatico esistente nasce in seguito ad uno scambio di idee con il Prof. Arch. Jaime Lopez De Asiain, direttore del "SAMA"e autore della scuola "Athenea College" situata a Mairena de Aljarafe, centro ubicato nei pressi di Siviglia.
Il luogo dell’intervento è l’atrio della scuola, concepito come un patio coperto all’interno del quale, in virtù di una serie di accorgimenti tecnologici, si stabilisce un equilibrio bioclimatico attraverso il controllo dei principali parametri ambientali (temperatura e diffusione della luce naturale)
Nell’ambito di questo spazio si individua l’esigenza di affrontare anche le problematiche acustiche in maniera sistematica, intervenendo nel pieno rispetto dell’architettura esistente al fine di ottenere un’interrelazione tra aspetti termici, illuminotecnici ed acustici.
Da una prima analisi effettuata con l’ausilio di misurazioni fonometriche emerge che gli alti tempi di riverberazione dell’atrio sono determinati dal volume considerevole (dello spazio a tutt’altezza), dal parallelismo delle superfici che lo delimitano e dalla qualità dei materiali che caratterizzano le superfici stesse.
La proposta è quella di creare una struttura mobile, flessibile, riducendo il volume e introducendo materiali fonoassorbenti, compatibilmente con quelle che sono le finalità didattiche e le attività previste all’interno dello spazio comune. Da queste considerazioni scaturisce il tema del progetto: l’allestimento di un piccolo teatro provvisorio- area conferenze pensato attraverso due soluzioni alternative: la prima comporta la trasformazione parziale dell’architettura interna dell’atrio, mentre la seconda si basa sull’impiego di pedane in legno, mobili, all’occorrenza smontabili.
Le due proposte interpretano in maniera differente lo spazio del teatro, sia dal punto di vista formale che del funzionamento acustico.
Il sistema di copertura previsto offre una grande flessibilità e consente di ottenere la riduzione del volume destinato a teatro. Esso è costituto da travi metalliche leggere che possono scorrere lungo due binari paralleli ed essere bloccate in corrispondenza dell’altezza richiesta.
Fissati su un lato alle travi metalliche, una serie di pannelli dalle proprietà fonoassorbenti e riflettenti, possono ruotare ed assumere diverse inclinazioni.
Questo sistema consente di variare la configurazione e quindi le qualità acustiche dell’ambiente ma principalmente rende compatibile questo nuovo intervento con l’architettura esistente basata sul rapporto osmotico con la copertura centrale trasparente.
Le superfici verticali (balaustre dei pianerottoli), sono schermate da pannelli fonoassorbenti a comportamento acustico differente (materiali porosi e risonatori), leggeri e provvisori.