Nel corso degli anni abbiamo assistito ad un’evoluzione del concetto di parete.
Infatti attraverso una sperimentazione costante da parte dei tecnici del settore, la struttura esterna di un edificio, da semplice involucro, con funzione di barriera protettiva si è trasformato in un sistema polivalente, in grado di adattarsi alle diverse condizioni climatico-ambientali e alle diverse esigenze di carattere strutturale.
Dalla parete ventilata si è passati alla parete strutturale, con il risultato di una leggerezza di tipo formale maggiore ma anche una complessità tecnologica decisamente superiore.
Con la tecnologia infatti oggi, così come accade con le vetrate di tipo dinamico, è possibile che la parete di un edificio reagisca alle variazioni climatiche esterne, modificando le proprie caratteristiche nell’arco della stessa giornata.
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E’ possibile ad esempio:
alterare così le condizioni iniziali di trasparenza e colore della parete esposta alla luce, attraverso l’assorbimento di energia, ritornando allo stato iniziale una volta cessata l’esposizione (vetri fotocromici);
variare il passaggio di intensità di temperatura, attraverso una variazione delle proprietà ottiche del vetro, mediante una reazioni chimica di tipo reversibile (vetri termocromici);
modificare il livello di trasmissione della radiazione luminosa e solare, mantenendo un elevato livello di trasparenza (vetri elettrocromici), attraverso l’applicazione di un differenziale di tensione elettrica. Il grado di trasmissione può essere modificato oscurando il vetro e riducendo il riscaldamento eccessivo degli ambienti.
Le variazioni cromatiche della parete avvengono in maniera silenziosa e rapida.
La gamma dei colori a disposizione per le vetrate consente anche di avere ambienti con colorazioni e caratteristiche differenti, rispettando le esigenze di carattere funzionale di ciascun ambiente.
Con la variazione cromatica della facciata è possibile così arrivare ad avere negli ambienti un comfort sempre maggiore, ridurre la possibilità di avere fastidiosi fenomeni di abbagliamento, soprattutto negli ambienti con postazioni munite di videoterminale, ed ottimizzare anche il sistema di illuminazione artificiale interno, riducendo gli sprechi.
Bisogna entrare nell’ottica che oggi, con queste nuove tipologie di facciate, è possibile avere strutture più versatili, con spazi più funzionali, più confortevoli e più ergonomici e sarà anche possibile apprezzarle di più se verranno viste nell’ottica di un utilizzo che consente un risparmio energetico maggiore.
Le nuove tecnologie applicate allo studio dell’involucro architettonico, sono infatti sicuramente in linea con la politica volta al risparmio energetico e con la stessa legislazione italiana, che ha imposto limiti precisi per i consumi, nel rispetto anche delle direttive della Comunità Europea (2002/91/CE, soleggiamento naturale ed illuminazione naturale).